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Questa
settimana pescando dalla grande miniera che è la rete vi vogliamo
proporre una serie di registrazioni
risalenti al primissimo periodo di Alberto Rabagliati.
Da
poco naufragato il suo sogno di poter diventare il sostituto del grande
Rodolfo Valentino,Rabagliati si era unito all'orchestra formata da
Ernesto Lecuona denominata
proprio
dal nome del suo inventore "Lecuona Cuban Boys" molto
attivi soprattutto in Francia per tutta la seconda parte degli anni
trenta.
Infatti tutti i brani
che vi presentiamo in questo nostro speciale risalgono a questo periodo:
Particolarmente bello
e pregiato il primo nato dall'incontro casuale tra la voce di Rabagliati
e quella impareggiabile della
cantante francese
Elyane Celis "Maria La-o" di cui vi presentiamo anche un altra versione
incisa successivamente da Rabagliati
sempre con i "Lecuona
Cuban Boys".
Raro e prestigioso
anche il secondo brano "Adios mi amor" ove i "Lecuona Cuban Boys" sono
diretti dal M°.Armando Orefiche,
così come nel terzo
brano "Antillana".
Nel quarto brano
Rabagliati canta in francese una rumba dal titolo originale in spagnolo
"Se fuè" trasformata in "Sans Vous".
Infine una piccola
meraviglia degli anni trenta è sicuramente la celebre "Siboney".
"Siboney
cosè Siboney ?
·Una spiaggia vicino a Santiago de Cuba
·Il luogo dello sbarco delle truppe USA nella guerra con la Spagna del
1898 ( più o meno come per noi Salerno 1943 e Anzio 1944)
·Due navi della marina degli Stati Uniti
·Il nome giusto per una donna meravigliosa
·Tu puoi anche fumare, bere, e indossare Siboney "
Il nostro Rabagliati canta in spagnolo i versi sopra tradotti,rendondo
con la sua voce vellutata e inconfondibile questo piccolo
capolavoro della musica del novecento ancor più magico e irripetibile.
Vi auguro un buon
ascolto e pure una splendida visione delle meravigliose cartoline
d'epoca che accompagnano queste
canzoni uniche che
hanno segnato il primo periodo musicale di Rabagliati antecedente quindi
alla sua entrata nell'EIAR,
che lo renderà famoso
in tutta Italia per oltre un trentennio.
Massimo Baldino
