
Quando nel 1955 Claudio Villa incise
"Romanina del Bajon" era già una stella di prima grandezza nel panorama
della musica italiana.
Infatti proprio all'inizio di
quell'anno la sua "Buongiorno tristezza" si era imposta al Festival di
Sanremo e al suo attivo figuravano già importanti successi come "Luna
Rossa" o "Manuela".
Villa inoltre ,primo tra i cantanti
italiani, aveva pure fondato una sua etichetta ,anche se in società con
il Maestro Gino Conte la "VIS RADIO" che distribuiva sul mercato tutti i
suoi 78 giri che venivano incisi a decine quasi ogni mese...tanto che i
cataloghi di questa etichetta continuarono ad annoverare le produzioni
discografiche del cantante romano praticamente per sempre ,nonostante
proprio l'anno seguente,dissidi insanabili con la direzione artistica
portarono Villa a divorziare dall'etichetta da lui stessa fondata.
Fu proprio questo repentino
allontanamento dalla VIS e il nuovo e prestigioso contratto con una
delle più importanti etichette italiane di allora la CETRA ad indurre
nel 1956 Villa a reincidere proprio "Romanina del Bajon" (che a distanza
di un anno godeva ancora di un largo successo di vendite) per la nuova
etichetta con numero di catalogo AC 3166.
Tuttavia la versione che noi qui vi
proponiamo della canzone scritta da Panzuti e Cherubini è la prima
distribuita appunto dalla VIS RADIO con catalogo VI 5327 che si avvale
nell'arrangiamento e nella orchestrazione del socio-musicista del
reuccio,il Maestro Gino Conte.
Sul retro del 78 giri che come detto
ottenne un successo di vendite clamoroso probabilmente con entrambe le
etichette,la VIS RADIO propose nel 1955 una canzoncina altrettanto
fresca e godibile perfettamente in linea con quello che era il tipico
repertorio del cantante di Trastevere di quegli anni :"Canzone
stradajola" firmata da Testoni ancora una volta con il prolifico Panzuti.
E' questa ovviamente come spesso
capita per i retri dei dischi di successo una piccola chicca peraltro
abbastanza rara che siamo molto lieti di potervi riproporre da queste
pagine sperando e pensando di fare cosa graditissima a tutti (e sono
ancora moltissimi) gli estimatori dell'indimenticabile Claudio.
Massimo Baldino
