

Omaggio a Nicola Arigliano
ROMA -
È morto Nicola Arigliano. Il cantante, 87 anni, abitava da quattro
anni a Calimera, in provincia di Lecce, nell'istituto Gino Cucurachi,
un centro per anziani.
Era originario di
Squinzano, sempre in provincia di Lecce, dove era nato il 6 dicembre
1923.
I funerali si
terranno giovedì alle ore 16 presso la Chiesa SS. Maria Annunziata
di Squinzano.
La camera ardente è
stata aperta a Calimera.
Secondo quanto
riferito dalla famiglia, Nicola Arigliano non aveva malattie:
martedì pomeriggio ha avuto una crisi respiratoria e prima della
mezzanotte è morto per un infarto.
L'ultima sua
apparizione pubblica era stata a Sanremo, nel 2005, dove aveva
presentato il brano «Colpevole», che vinse il premio della critica.
La scorsa estate
doveva iniziare un tour con la sua band ma i medici glielo avevano
sconsigliato.
Teneva piccoli
concerti, quasi in forma privata, nel Salento, dove sindaci di
comuni locali lo avevano insignito di diversi premi alla carriera.
L'ultima intervista,
sempre la scorsa estate: una troupe della Rai era andato a trovarlo
a Calimera.
LA CARRIERA
- Tra i maggiori successi di Arigliano, una vita divisa tra il jazz
e le apparizioni in tv, ci sono «Un giorno ti dirò», «Amorevole», «I
sing ammore», «My wonderful bambina», «I love you forestiera».
Nel 1958 partecipò a
Canzonissima e, successivamente, si fece notare in un programma
televisivo dal titolo «Sentimentale», condotto da Lelio Luttazzi, al
quale partecipava come ospite fisso, insieme con Mina. L'omonima
sigla diventò un disco di successo, inciso da entrambi i cantanti in
due versioni differenti.
Come personaggio
televisivo, è diventato celebre anche il suo Carosello del Digestivo
Antonetto.
Nel 2008 è stato
ristampato un album «dimenticato» del 1980, «L'altro Arigliano».
Tra le canzoni anche
una dedicata al Natale, intitolata «La sacra famiglia».