1936 : Arrivano le Lescano
1936: L'italia era in piena espansione coloniale alla ricerca del suo "Impero".
Il regime ormai al potere da oltre dieci anni non si era ancora macchiato della vergogna legata al promulgamento delle riprovevoli leggi razziali e l'economia nazionale nonostante le sanzioni emesse dalle ex nazioni amiche europee,pareva riuscire a reggere alle difficoltà che queste provocavano.
Insomma nonostante tutto la nazione godeva di una relativa serenità soprattutto per il calo della disoccupazione che negli ultimi anni pareva attestarsi su valori più che confortanti.
 
Il cinema ormai da qualche anno diventato sonoro aveva già sfornato i suoi primi miti:Vittorio De Sica con"Gli uomini che mascalzoni",la bella e sognata Elsa Merlini,e dall'estero l'ammiccante e perversa Marlene Dietrich erano diventati i paladini in bianco e nero di questo nuovo modo di trascorrere le Domenche degli italiani.
 
Anche  la radio ,d'altra parte magari acquistata a rate con enormi sacrifici stava ormai entrando nelle case di buona parte dela popolazione e con questo nuovo mezzo di comunicazione oltre che alla informazione di regime,alle serate piacevolmente dedicate alla prosa con attori di cui sino a quel momento molti avevano solo sentito parlare ,arrivavano anche le nuove tendenze musicali,tutto sommato non ancora invise dal regime :lo swing d'oltre oceano,gli arrangiamenti ammiccanti all'americana dell'Orchestra Barzizza da pochissimo approdata all'EIAR e le vocine di tre ragazzine olandesi arrivate nella penisola al seguito di un circo (ma probabilmente la vera storia del loro arrivo è quella raccontata sul sito :www.trio-lescano.it ) dove lavoravano da quando erano bambine:
Alexandra, nata a Gouda il 29 Luglio 1910, Judith, nata a Den Haag (L’Aia) nel 1913 e Ketty Leschan, nata nella medesima città nel 1919.
 
Sotto la guida del M°Carlo Prato da cui la madre delle tre ,Eva de Leeuwe, una cantante di operette, che conquistò nel suo paese l'Ungheria una certa notorietà nel primo Dopoguerra
le aveva portate ,realizzarono le loro prime incisioni :Guarany Guarana dal film omonimo accoppiata sul disco Parlophon GP 91913,con il brano Edera.
Ad accompagnare nel debutto discografico le tre Lescano l'Orchestra Angelini anch'essa da poco arrivata all'EIAR.
 
Il disco non fù proprio quello che si può definire un successo,anche per l'ostraicismo ancora una volta dimostrato dall'ente radiofonico di stato,che aveva già scartato le Lescano in un precedente provino,proprio per quell’inevitabile accento straniero che sarebbe diventato probabilmente,oltre che ovviamente la loro immensa bravura una delle caratteristiche vincenti del loro grande successo.
 
Passò qualche mese, prima che la CETRA distributrice dell'etichetta inglese Parlophon si decidesse a mettere in commercio un loro nuovo disco,il secondo:
Quello che questa settimana abbiamo il piacere di ospitare nella nostra vetrina:
Con il numero di catalogo GP 91976 realizzato nell'estate del 1936 questa volta con L'Orchestra Cetra  diretta da Pippo Barzizza conteneva “Contemplazione” di Lavagnini e Chiappo incisa sulla matrice N° 150499 cui segui dopo l'inevitabile  cambio di matrice numerata come la 150500,una canzone firmata da Mascheroni e Mendes "Anna" già cantata qualche tempo prima da una delle star  dell'epoca Daniele Serra .
Per la loro interpretazione le tre sorelle olandesi ricevettero perfino una calorosa e emozionata lettera del grande Mascheroni che rimase particolarmente colpito dall'approccio con la sua canzone da parte del debuttante trio vocale.
 
Era ,come abbiamo detto,in ordine cronologico il secondo disco realizzato dalle tre sorelle.
La terza e quarta matrice delle centinaia che incideranno per la Parlophon prima,e direttamente per la Cetra poi in una carriera proseguita senza sosta sino al 1942,anno della loro disgraziata disavventura cagionata da un regime ormai nevrotico e sempre più ostaggio della scellerata politica razzista e antisemitita dell'alleata Germania di Hitler.
 
Una carriera senza precedenti per quanto riguarda il mercato discografico italiano.
dove le Lescano occuperano per anni un ruolo che obbigò persino le etichette concorrenti a coniare dei cloni del fortunato terzetto olandese:
Così alla Voce del Padrone ci si inventò il Trio tedesco delle sorelle Kholn, mentre alla Columbia approdarono il Trio vocale Fiordaliso prima,e il Trio Villalba poi.
 
A ben guardare persino l'invenzione del Duo Fasano alla fine degli anni quaranta dopo che nei primi anni del decennio il posto delle perseguitate sorelle olandesi era stato preso da  quello Aurora,ove militava una loro quasi allieva ,Lidia Aurora Martorana,fu in qualche modo un escamotage per riempire l’enorme vuoto lasciato dalle Lescano.
 
Una sola cosa mi riesce ancor oggi difficile comprendere:
Come mai a nessuno venne in mente finita la guerra di richiamarle in Italia ?
La loro fama infatti nel primissimo dopoguerra era ancora enorme,e molti dei loro dischi erano già diventati dei classici più volte ristampati,.
Il loro successo continuava (almeno per due sorelle) in Sud america,dunque possibile che a nessuno venne in mente di tentare un loro clamorso rilancio?
 
Forse da queste pagine ci potra spiegare meglio il mistero il Professor Angelo Zaniol ideatore e curatore insieme alla'amico Alessandro Rigacci e a Stefania Riccio di un meraviglioso sito che già vi ho segnalato interamente dedicato al mitico trio...
Nell'attesa che ciò magari (sarebbe splendido) possa avvenire guastiamoci e gustatevi questo quasi esordio di Caterinetta .Giuditta e Sandra (come il regime aveva loro imposto italianizzandole di chiamarsi).
 
Un ultima cosa prima di lasciarvi,un ringraziamento  ad "Maxmenox60" ed a "Annanoli" per i due bellissimi video realizzati e che qui sotto utilizziamo,ed alla "Discoteca di Stato" dalla quale abbiamo tratto le immagini della label originale del disco.
                                                                                                                                                    Massimo Baldino