CESARE ANDREA BIXIO

La nostra Mostra sonora
 
Canta se la vuoi cantar     Carioca d'amore     Ferriera
             
Finestre     Il fox trot degli specchi     La canzone del''amnore
             
La giostra dell'amore     Leggenda azzurra     Les gars de la rue
             
Mentire    

 
    Scintilla
             
Taitu     Tango delle capinere     Buon anno buona fortuna
             
La famiglia canterina     Mamma     Madonna Fiorentina
             
Parlami d'amore Mariu'     Vivere     Torna piccina
             
Chi è più felice di me     Siberiana     Miniera
             
Burattino     Canta Pierrot     Lolita
             
Il faro blu     Ninna nanna della vita      buonanotte papà 
             
tre rundinelle      Senza piu serenate      canzone sbagliata 
Paris je t'aime   Amore sconosciuto     Bellezze a Capri
           
Sambo     Gioia di vivere     Strada bianca
             
L'Attesa     Io la notte non posso dprmire      Il tango della pampa 
Lucciole vagabonde      Luci della città      Valzer di nanu 
L'assente      La canzone del sole      Valzer dell'organino 
             
Rotaie      Portami tante rose      Panama 
Macariolita         Ma quando tornerà
             
passa l'amore     fischia il treno     Fumo e profumo
             
I veri apaches     Io non posso cantare alla luna     Non ti conosco più
             
Se vuoi goder la vita     Soli soli nella notte     Terra lontana
             
Stornello del marinaio     La strada nel bosco     La mia canzone al vento
Con Carlo Concina, Giovanni S'Anzi e Carlo Donida
Con Walter Chiari e Vittorio De Sica
Con la moglie Mary (Mariù)
Cesare Andrea Bixio nacque a Napoli l’11 ottobre 1896 da padre genovese e madre napoletana.
Era pronipote del generale Nino Bixio. Nel 1903 morì il padre e il giovane Cesare Andrea venne indirizzato a studi scientifici, affinché potesse seguire le orme paterne, diventando ingegnere, ma lui mostrò uno spiccato talento musicale.
Imparò a suonare il pianoforte da autodidatta; a 13 anni compose il suo primo brano e subito dopo fece conoscenza con Mimì Maggio, cantante molto apprezzato nella borghesia napoletana degli anni dieci del XX secolo. Per lui, Bixio scrisse Canta Maggio, canzone che venne inserita nello spettacolo che l'artista teneva alla Sala Iride in piazza della Ferrovia a Napoli. Con questa canzone, Bixio guadagnò sei lire,
il suo primo compenso, e poté conoscere altri personaggi della scena musicale napoletana e alcuni poeti.
Nel 1916 si iscrisse alla Società Italiana Autori ed Editori e
nel 1920 fondò la Casa Editrice C. A. Bixio, che ebbe sede prima a Milano e poi anche a Roma. Il merito di Bixio fu quello di saper proporre un repertorio in italiano a cantanti di musica leggera e canzonette che si basavano fino ad allora principalmente su composizioni francesi o su musiche tradizionali dialettali. 
A metà degli anni Venti incontrò il compositore e paroliere Bixio Cherubini, con il quale instaurò una lunga e fruttuosa collaborazione componendo numerosissimi brani, tra cui “Violino Tzigano”.
Il successo di Bixio fu anche internazionale; importante infatti è la sua collaborazione con Casino de Paris e Folies Bergère.
Altra tappa importante nella carriera di Cesare Andrea Bixio è quella di compositore per il cinema e il teatro di rivista.
Nel 1953 Bixio partecipò al Festival di Sanremo con Lasciami cantare una canzone, interpretata da Achille Togliani, arrivando terzo.
L'anno successivo per il Festival di Napoli compose Tre Rondinelle, classificandosi secondo, e nel 1957 con Buon
anno... buona fortuna vinse Canzonissima.
In quegli anni vinse anche il Premio RAI "10 canzoni d'amore da salvare" (Aprile-Luglio 1952) e il Premio RAI "10 canzoni
gaie da salvare" (Aprile-Luglio 1953), entrambi assegnati dagli ascoltatori dell'emittente radiotelevisiva nazionale.
Il 2 settembre 1962 fu insignito del Premio Igea Musicale ad Acqui Terme, mentre nel 1966 ricevette dalle mani di Giuseppe
Saragat il premio 50º anno di Autore della Siae.
A questi si aggiungono il Premio autore Euterpe  (22 marzo 1969), il Premio simpatia Roma Campidoglio (30 giugno 1975),
il Premio EUR1976 del Comune di Roma, il Premio SIAE per la ventennale attività svolta negli organi sociali (10 marzo 1976),
il Premio all'autore Targa d'oro di Ischia (7 giugno 1976), il Premio Riccione spettacolo 1976.
Inoltre, si classificò primo alle manifestazioni Non c'era una volta un festival e al 7º Festival della canzone Italiana in Svizzera.
Per tutta la vita fece parte della SIAE come membro della commissione sezione musica, come revisore dei conti al consiglio di amministrazione e come consigliere della fondazione della Cassa Previdenza.
Inoltre, fondò la SEDRIM (un'altra associazione di categoria dei discografici), fu presidente dell'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive (ANICA).
Fu fondatore e presidente anche dell'Associazione Italiana Editoriale Musica da film (ANIEM), parte dell'ANICA, e fu vicepresidente della Confederation International des Societes d'Auteurs et Compositeurs; fu membro del consiglio internazionale del Bureau International de l'Edition Mecanique (BIEM) e dell'Unione Editori Musica Italiana (UNEMI).
Ebbe tre figli: uno di loro, Carlo Andrea, è stato ideatore e produttore televisivo.
Morì a Roma il 5 marzo 1978, all'età di 81 anni.